20 giorni senza social
Quali sono gli effetti sulla tua mente dopo 20 giorni di detox dai social? Ecco la risposta in 3 step, tra neuroscienze dello scrolling e presenza mentale.
Rispondi sinceramente: hai mai sentito l’impulso di aprire Instagram, TikTok o LinkedIn senza un motivo preciso? Oppure: ti è mai capitato di ritrovarti su una di queste app del tuo smartphone senza nemmeno rendertene conto? Non tanto per noia o curiosità, ma piuttosto per un riflesso automatico, quasi inconsapevole.
Se almeno una volta nella vita ti è capitato di ritrovarti in una situazione simile, allora questa puntata di Brain Hacking potrebbe esserti utile. Molto utile.
Perché? Perché negli ultimi 20 giorni è successa una cosa interessante: ho scelto di non pubblicare contenuti social, e di limitarne l’uso a 360 gradi (unica eccezione: Substack, ovviamente!).
Eccoti svelato quel che è successo, da un punto di vista neuroscientifico.
Le neuro-trappole dello scrolling
Prima di addentrarci nell’esperimento di digital detox, facciamo chiarezza: perché è così complesso staccarsi dai social e interrompere il nostro interminabile scrolling?
Le motivazioni principali da un punto di vista neuroscientifico sono (almeno) tre.
1. Il sistema di ricompensa e la trappola della dopamina
Ogni volta che ricevi un like, una notifica o un commento, il tuo cervello rilascia dopamina, attivando il sistema di ricompensa. Il principio è lo stesso delle slot machine: le notifiche arrivano in modo imprevedibile, creando un effetto chiamato rinforzo intermittente, uno dei meccanismi più potenti per generare dipendenza. Non sapendo quando arriverà la prossima ricompensa, continuiamo a controllare compulsivamente.
2. L’effetto della ricompensa immediata
Il nostro cervello è programmato per preferire gratificazioni istantanee, a discapito delle gratificazioni future (anche quando quest’ultime sono di rilevanza maggiore rispetto a quelle istantanee!). E qui i social giocano sporco: offrono micro-risultati immediati (like, visualizzazioni, interazioni) a basso sforzo. Facile e veloce! Propro come piace alla nostra mente.
3. La paura di essere tagliati fuori e la FOMO
Siamo animali sociali, e per millenni l’inclusione nel gruppo è stata una questione di sopravvivenza. I social sfruttano questa predisposizione naturale alimentando la FOMO (fear of missing out), ovvero la paura di essere esclusi e tagliati fuori. Ogni volta che vediamo amici che si divertono senza di noi, trend che rischiamo di perdere o persone che pubblicano più di noi, il cervello subisce un forte stress che lo motiva a fare di più e pubblicare di più.
Chiusa questa parentesi più tecnica, procediamo ora con i risultati dell’esperimento dei 20 giorni: quali sono gli effetti sulla nostra mente dopo 20 giorni di dieta a basso contenuto di social? Ecco la risposta in 3 step.
Fase 1 - L’astinenza digitale
Lo ammetto: i primi giorni sono stati una vera lotta contro i miei stessi riflessi automatici.
Il pollice si muoveva da solo cercando di aprire la cartella di app dedicata ai social, a tal punto da ritrovarmi più volte con il telefono in mano senza ricordare veramente perché lo avessi preso.
Si trattava di un meccanismo ormai automatico del cervello: a tutti gli effetti, un’abitudine. O meglio: un vizio.
Ed è qui che ho preso consapevolezza di un aspetto che fa riflettere: in un certo senso, non ero io a decidere quando controllare i social, era il mio cervello a farlo per me.
Ma attenzione: poi, qualcosa ha iniziato a cambiare.
Fase 2 - Il ribilanciamento biochimico
Dopo la prima fase di astinenza digitale, il cervello inizia finalmente a stabilizzarsi, gettando le fondamenta per una nuova abitudine.
Dopo qualche giorno, cominciano a notarsi i primi cambiamenti importanti: i livelli di attenzione improvvisamente si alzano, la concentrazione aumenta e i momenti di pausa diventano di gran lunga più rigeneranti.
Oltre a questo, i livelli di stress cominciano ad abbassarsi. E i motivi sono due.
Da un lato, non vedere le vite apparentemente perfette degli altri sui social tende a eliminare quel confronto implicito che, anche se non ce ne rendiamo conto, ci condiziona ogni giorno.
Dall’altro lato, il fatto di non avere la pressione di dover pubblicare qualcosa di interessante o rilevante ti fa sentire più leggero e ti rende più focalizzato su ciò che è davvero importante per te.
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Fase 3 - La presenza mentale
Verso la fine del mio esperimento, l’assenza dei social ha iniziato a non pesarmi più. Anzi, ti dirò di più: mi sembrava addirittura un sollievo!
Ho iniziato a notare dettagli che prima ignoravo e, soprattutto, ho iniziato a essere mentalmente più presente.
Durante una passeggiata, pensavo alla passeggiata. Durante una cena, pensavo alla cena. Durante una serie TV, pensavo alla serie TV. E così via.
L’assenza di distrazioni digitali, nel tempo, mi ha permesso infatti di avere molto più tempo - e, soprattutto, spazio mentale! - per ascoltarmi in modo più attento e osservare il mondo con occhi diversi.
Parola chiave: consapevolezza
Arrivati fin qui, è giusto fare una precisazione: qui non stiamo parlando del fatto che i social siano in senso assoluto limitanti o addirittura dannosi.
Per quanto questo possa essere per certi versi vero, in realtà il focus di questa puntata di Brain Hacking è un altro.
Il focus è quello di prendere maggiore consapevolezza dei meccanismi spesso inconsci che si celano dietro a uno dei comportamenti automatici e abitudinari più frequenti e diffusi nel mondo: lo scrolling.
Non tanto per evitarlo o addirittura eliminarlo, quanto piuttosto per imparare a gestirlo.
Perché ricorda: cambiando il modo in cui ci relazioniamo con i social e con il digitale, possiamo anche cambiare il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi.
E la consapevolezza di come funziona la nostra mente è il primo passo per imparare a farla funzionare meglio!
Mettiti alla prova: 7 giorni di detox
Se vuoi sperimentare una pausa dai social e verificarne i benefici direttamente sulla tua pelle (e sulla tua mente), ecco qualche consiglio pratico:
Fissa un periodo: per iniziare, parti con 7 giorni senza social e osserva cosa cambia nel tuo umore, nella tua concentrazione e nel tuo benessere.
Elimina le app: se hai ancora accesso immediato, sarai costantemente tentato di controllarle. Se vuoi rendere questo esperimento ancor più efficace, disinstallale temporaneamente.
Sostituisci l’abitudine social: è decisamente più facile sostituire una vecchia abitudine, piuttosto che eliminarla. Quindi, scegli una valida alternativa: leggere, scrivere, camminare, meditare… a te la scelta!
Monitora i cambiamenti: tieni traccia delle differenze che sperimenti grazie ai cambiamenti che hai effettuato e annota i miglioramenti che riesci a ottenere.
Fammi sapere se accoglierai questa sfida e, soprattutto, aggiornami sui miglioramenti che riuscirai a notare!
E ricorda: o controlli la tua mente, o la tua mente controlla te. Tu da che parte vuoi stare?
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Sono quasi 3 mesi che non ho più i social sul telefono e sto decisamente meglio! Più tranquillo, più concentrato e produttivo! Passata la prima settimana non si torna indietro 💪🏻