Ricordo al futuro
Ecco perché il tuo futuro rischia di essere identico ai ricordi del tuo passato (per colpa del tuo cervello predittivo)
La nostra mente funziona un po’ come un grande archivio, che raccoglie ogni esperienza vissuta per costruire una libreria mentale di ricordi e di emozioni. E, quindi, anche di credenze (limitanti o potenzianti che siano).
C’è un solo problema: questo archivio non viene consultato solo quando vogliamo navigare tra i ricordi delle nostre esperienze passate.
Viene consultato anche ogni volta che stiamo progettando il nostro futuro. Con tutti i limiti che ne derivano.
Come funziona il cervello predittivo
Partiamo da un presupposto: il cervello umano, purtroppo o per fortuna, non è un attento osservatore della realtà. O meglio: osserva, sì, ma lo fa a modo suo. Distorce le informazioni, le generalizza, le rielabora in modo parziale…
E lo fa sempre partendo da un punto fermo: il suo passato.
Ogni secondo, la mente formula ipotesi su ciò che lo circorda e su ciò potrebbe accadere in futuro, e lo fa basandosi rigorosamente su dati provenienti dalle nostre esperienze passate.
Un esempio? Se entri in una stanza buia, il tuo cervello si aspetta di trovare un interruttore vicino alla porta. Se quell’interruttore non c’è, sperimenti giustamente un momento di sorpresa, perché la tua predizione è stata disattesa.
Ma attenzione: cosa succede quando l’oggetto della nostra predizione anziché essere un semplice interruttore della luce riguarda invece un nostro paradigma cognitivo depotenziante?
Paradigmi e predizione del futuro
Ebbene, proprio come per ogni altro aspetto, il nostro cervello tende a immaginarsi e pianificare inconsciamente il futuro sulla base anche dei propri paradigmi cognitivi.
Sia quelli più utili, sia quelli più limitanti.
Col tempo hai sviluppato la convinzione di non essere portato o portata per una determinata cosa? Il tuo cervello tenderà a pianificare scenari futuri in cui avrai conferma di questa convinzione.
Oppure: sei convinto o convinta che il mondo sia ingiusto e che tutti ce l’abbiano con te? Il tuo cervello tenderà a pianificare scenari futuri in cui avrai conferma di questa convinzione.
A prescindere dal fatto che la convinzione possa riguardare la tua persona, le circostanze esterne o gli altri, il tuo cervello agirà usando la medesima procedura: utilizzerà questa informazione proveniente dal passato per prevedere ciò che potrebbe succedere nel futuro.
Il cervello predittivo fa esattamente questo: proietta sul futuro ciò che è successo nel passato.
3 trappole che ti legano al passato
La tendenza del cervello a basarsi sul passato è spesso guidata e governata da queste tre trappole cognitive, che sono di fatto alcuni dei meccanismi mentali più significativi su cui si fonda la predittività del nostro cervello.
1. Bias di conferma
Questo bias ci porta a cercare, interpretare e ricordare informazioni che confermano le nostre credenze esistenti, ignorando quelle che in qualche modo le possono contraddire.
2. Euristica della rappresentatività
Tendiamo a giudicare la probabilità di un evento basandoci sulla somiglianza con uno stereotipo o un caso noto, piuttosto che sulle probabilità reali che quell’evento possa verificarsi.
3. Bias dello status quo
La mente ha una naturale preferenza per ciò che è familiare e conosciuto. Cambiare costa fatica e, spesso, il cervello opta per la sicurezza dell’abitudine, anche se questa è inefficace o dannosa.
Il loop dei paradigmi cognitivi
I nostri paradigmi cognitivi limitanti più radicati, alimentati dai bias cognitivi e dalla predittività del nostro cervello, agiscono come vere e proprie lenti attraverso cui interpretiamo il mondo che ci circonda.
Il punto è che questo mix di meccanismi inconsci rischia di creare un circolo vizioso autolimitante:
Il passato influenza le tue scelte
Le tue scelte modificano i tuoi comportamenti
I tuoi comportamenti determinano il tuo futuro
Giunti allo step 3, il tuo cervello non farà altro che crogiolarsi nella soddisfazione di aver previsto correttamente il futuro (non sapendo che, in realtà, quel futuro se l’è scelto a tutti gli effetti!), confermando ulteriormente la convinzione di partenza che, di volta in volta, diventerà sempre più radicata.
Possiamo riscrivere il futuro
Alla base della conoscenza di questa caratteristica così curiosa e al tempo stesso limitante della nostra mente, c’è una nota positiva:
È vero che il cervello predittivo rischia di farci proiettare le nostre convinzioni più limitanti sul futuro, ma è anche vero che allo stesso modo possiamo scegliere di pianificare una versione del futuro differente.
È proprio questa, quindi, la consapevolezza da cui dobbiamo necessariamente ripartire, se vogliamo usare in modo più funzionale i nostri pensieri e la nostra mente.
Il tuo cervello non smetterà mai di chiedersi cosa potrebbe succedere nel futuro. Ma ricorda: alla fine, solo tu hai il potere di scegliere la risposta.
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