L'effetto Google (e l'effetto ChatGPT)
In che modo internet ha modificato il nostro cervello? E in che modo l'intelligenza artificiale influenzerà le nostre capacità cognitive?
Il digitale e il web hanno modificato i nostri comportamenti, le nostre abitudini e - soprattutto - il nostro cervello.
Esiste infatti un meccanismo cognitivo inconscio tipico della nostra relazione con il mondo digitale e, più nello specifico, con il web.
Un meccanismo in grado di compromettere la nostra capacità di memorizzare informazioni. E, forse, addirittura di ragionare.
Che effetto fa… Google?
Immagina: come ogni domenica, stai leggendo la newsletter di Brain Hacking e a un certo punto ti imbatti in una parola che non conosci. Allora, giustamente, decidi di cercare subito la definizione di quella parola su Google per scoprire il suo significato.
Qualche giorno dopo, ti capita nuovamente di leggere quella parola, ma… per qualche strano motivo, non riesci proprio a ricordarne il significato.
Ti è mai capitato di cercare un’informazione su Google e, poco dopo, di dimenticarla totalmente?
Amnesia digitale
Il meccanismo di cui ti sto parlando prende il nome di “effetto Google”, o “Amnesia digitale”, ed è la tendenza a dimenticare le informazioni facilmente reperibili online attraverso i motori di ricerca come, appunto, Google.
Funziona così: più una determinata informazione è facilmente reperibile, più è facilmente dimenticabile.
Cosa sarà della nostra mente?
La domanda è: a lungo termine, cosa succederà alla nostra mente?
Giorno dopo giorno, il digitale sta diventando sempre più parte integrante della nostra esistenza ed è sempre più probabile subire gli effetti della cosiddetta Amnesia digitale.
Facci caso: quante volte al giorno consulti Google per raccogliere delle informazioni? E, soprattutto, quante di queste informazioni dimentichi immediatamente dopo?
Quella che inizialmente era una comodità, in futuro potrebbe trasformarsi in un pericoloso nemico per le nostre capacità cognitive.
Il risultato, infatti, è che la nostra mente, col tempo, si sta adattando all’eccesso di comodità e, di conseguenza, si sta letteralmente atrofizzando.
Ma siamo sicuri che il digitale avrà delle ripercussioni SOLO sulla nostra capacità di memorizzare?
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…e l’effetto ChatGPT?
Fino a qui abbiamo capito una cosa: la disponibilità di un’informazione online è direttamente proporzionale alla probabilità di dimenticare quella determinata informazione.
Ma se i motori di ricerca hanno contribuito a creare un meccanismo cognitivo inconscio di questo tipo, in che modo l’intelligenza artificiale influenzerà il nostro modo di pensare e di ragionare?
Sia chiaro: l’intelligenza artificiale generativa, proprio come qualsiasi motore di ricerca come Google, ha innumerevoli vantaggi e non va assolutamente demonizzata a priori, ma la domanda è: tra qualche anno saremo qui a parlare di un effetto ChatGPT o un effetto AI, proprio come oggi stiamo parlando di effetto Google?
E se Google ha avuto degli effetti limitanti sulla nostra memorizzazione, che tipo di effetti avrà sulla nostra mente l’intelligenza artificiale che, di fatto, stiamo utilizzando per sostituire buona parte delle nostre abilità cognitive?
La risposta non è certa, ma quel che è certo è che si tratta di una domanda che non possiamo più ignorare.