L'adattamento edonico e il Natale
Ecco cosa può insegnarci il Natale su una dei meccanismi mentali più crudeli in assoluto
Hai mai notato che, quando ottieni qualcosa che desideravi tanto o raggiungi un obiettivo tanto ambito, la felicità iniziale tende a svanire poco dopo?
A prescindere dal fatto che si tratti dell’acquisto di una macchina nuova o dell’innamoramento agli inizi di una relazione sentimentale, l’entusiasmo iniziale tende per sua natura a calare nel tempo. Ma perché?
In questo articolo conclusivo del 2024, per augurarti di passare al meglio le prossime giornate, ho deciso di parlarti di un meccanismo particolarmente affascinante che, forse, ti permetterà di apprezzare questo periodo di festa più di quanto tu faccia abitualmente.
Cos’è l’adattamento edonico?
Il meccanismo di cui ti voglio parlare in questa puntata di Brain Hacking è, come avrai capito, l’adattamento edonico.
L’adattamento edonico è un meccanismo automatico della nostra mente che ci porta ad adattarci a un determinato livello di gioia, di felicità o di soddisfazione.
In altre parole, questo fenomeno ci spiega che il nostro cervello ha la naturale tendenza ad abituarsi molto velocemente al livello di piacere che sperimenta, a tal punto da iniziare a usare il nuovo livello di piacere sperimentato come nuovo standard di riferimento.
Ottieni un aumento di stipendio? Riesci finalmente a comprare la casa che tanto desideravi? Acquisti una nuova auto?
A prescindere da ciò che ottieni, quel che succede - proprio a causa di questo meccanismo di adattamento inconscio - è che la tua mente tende ad abituarsi fin troppo velocemente al piacere, a tal punto da darlo per scontato.
Le 4 fasi della ruota edonica
La nostra tendenza ad abituarci rapidamente ai nuovi livelli di piacere ha un impatto evidente sulla nostra mente e sui nostri comportamenti: più ci abituiamo velocemente al piacere, più siamo portati ad andare alla ricerca di livelli di piacere sempre più elevati.
Quello che si va a creare è quindi un loop potenzialmente infinito, che ci porta inesorabilmente a un’insoddisfazione permanente.
Quando ottieni ciò che tanto desideravi, ciò che desideravi diventa meno attraente e appetibile, e andrai quindi alla ricerca di qualcos’altro che possa soddisfare la tua interminabile sete di piacere e di felicità.
Il tutto, dunque, si può riassumere in 4 fasi, che si ripetono ciclicamente:
Desideri qualcosa
Ottieni ciò che desideravi
Ti abitui a ciò che hai ottenuto
Desideri qualcos’altro
Dopamina e desiderio
Il motivo alla base di questo loop è puramemte neuroscientifico: il cervello umano, infatti, è dotato di un sistema dopaminergico di ricompensa, che ci porta costantemente ad ambire a qualcosa di più di ciò che abbiamo, ad alzare l’asticella e elevare sempre di più i nostri standard.
In altre parole, siamo biologicamente ed evolutivamente progettati per girare all’infinito in questo loop edonico.
Le conseguenze principali di questo fenomeno sono due: una positiva e una meno positiva.
Conseguenza 1 - Evoluzione
Senza questo meccanismo di adattamento edonico, oggi molto probabilmente non staresti leggendo questa newsletter. Non avresti uno smartphone. Non esisterebbe Substack.
L’adattamento edonico e il circuito dopaminergico del nostro cervello, infatti, sono alla base dell’evoluzione e del progresso dell’essere umano: se il cervello umano non fosse dotato di queste due caratteristiche, molto semplicemente ci saremmo accontentati e avremmo smesso di desiderare, bloccando di fatto la nostra evoluzione.
Conseguenza 2 - Frustrazione
Ma attenzione, perché è vero che l’adattamento edonico ci ha permesso e ci permette tuttora di puntare sempre più in alto e di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, ma se non impariamo anche a guardarci indietro e ad apprezzare ciò che abbiamo e ciò che siamo, difficilmente riusciremo a essere veramente felici e soddisfatti.
Vivere in una situazione costante di desiderio, infatti, ha anche un rovescio della medaglia, ovvero la frustrazione derivata dal non avere e non essere mai abbastanza.
Adattamento edonico e Natale
Poco importa quale sia la tua fede e quale sia il significato che attribuisci al Natale: a prescindere da tutto, questo periodo dell’anno ha qualcosa da insegnarci in merito al nostro meccanismo di adattamento edonico.
Ciò che ci insegna è che se avessimo anche solo la metà della freschezza mentale dei nostri figli e dei nostri nipoti - in grado di stupirsi ogni giorno anche delle più piccole cose - potremmo vivere una vita decisamente più leggera e felice. E i loro occhi pieni di meraviglia e gioia, soprattutto durante il Natale, sono la dimostrazione lampante di questo.
Col passare degli anni, invece, la maggior parte delle persone sembra aver messo da parte lo stupore. Come se l’età adulta, per qualche strana legge, non potesse convivere con una sana dose di stupore.
Eppure, è proprio nello stupore che si cela uno dei segreti per tenere sotto controllo il loop edonico.
Questo meccanismo, che ci porta ad abituarci rapidamente a tutto ciò che di straordinario ci circonda, può essere interrotto solo attraverso un costante esercizio di gratitudine e una rinnovata capacità di osservare il mondo con occhi nuovi.
Perché a fare la differenza, in fin dei conti, è la nostra capacità di guardare il mondo con meraviglia, apprezzando ogni giorno le cose che diamo per scontate. E questo pizzico di gratitudine in più ci permette proprio di riscoprire il bello anche dove il nostro cervello aveva smesso di vederlo.
Ci vediamo nel 2025
Per augurarti una splendida fine di 2024 e un meraviglioso 2025, non c’è cosa migliore che concludere con un promemoria.
Ricorda: la tua attenzione va sempre e solo dove le dici di andare, e il tuo cervello non può fare due cose contemporaneamente. Gratitudine e frustrazione non possono convivere!
Ora, spetta a te scegliere come passare queste ultime giornate del 2024: o guardi ciò che non hai, o apprezzi tutto ciò che hai!
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Grazie hai descritto la consapevolezza di cui avevo bisogno per non far passare questi giorni pensando che vadano troppo veloci… qui ora!