Decidi piano per non far rumore...
Il rumore decisionale può rovinarti la vita, se non sai come gestirlo
Partiamo da un presupposto fondamentale: le nostre scelte - indipendentemente dalla nostra capacità di decision-making - sono più delicate di quanto alcuni possano pensare.
Basta davvero poco per far sì che una nostra scelta venga manipolata e influenzata drasticamente dal contesto in cui ci muoviamo.
A fronte delle più recenti scoperte scientifiche, infatti, sappiamo con certezza che anche il dettaglio più insignificante (o meglio: apparentemente insignificante) ha la capacità di compromettere la qualità delle nostre decisioni.
Per questo, in qualità di architetto delle scelte, non posso esimermi dal tenere in considerazione il rumore delle nostre decisioni: se parliamo di decision-making, dobbiamo anche parlare di rumore (e tra poco capirai a cosa mi riferisco).
Insomma, per restare all’interno della citazione più o meno evidente del titolo, potremmo dire che nemmeno “respirare piano” basta per evitare di fare “rumore” (capito, Vasco?).
Ma cos’è il rumore, nel mondo dell'architettura delle scelte? E come possiamo gestirlo? A queste e altre domande, troverete una risposta nelle prossime righe. Buona lettura!
Cos’è il rumore decisionale?
Tecnicamente, con il termine rumore ci riferiamo a quella variabilità casuale che si verifica potenzialmente in ogni giudizio e in ogni decisone umana. In altre parole, il rumore decisionale è quell’insieme di variabili nascoste e totalmente casuali che, in un modo o nell’altro, influenzano le nostre scelte.
Leggendo questa definizione, i più assidui lettori di Brain Hacking potrebbero aver pensato: “che differenza c’è tra rumore e bias!?”.
Molto brevemente, il bias tende a portare gli individui a compiere degli errori prevedibili e sistematici (ad esempio, mentre pianifichiamo un obiettivo tendiamo sistematicamente a essere eccessivamente ottimisti); al contrario, il rumore è una componente che varia di volta in volta, in modo imprevedibile: a parità di condizioni, le scelte e quindi le azioni potrebbero essere anche diametralmente opposte.
Esempi pratici di rumore
Per comprendere più nel concreto in cosa consiste questo rumore decisionale, ecco tre esempi semplici e concreti di come le decisioni e le azioni degli esseri umani possono essere influenzate da un “ronzio” in grado di mettere a repentaglio anche le menti più logiche e razionali.
Rumore e relazioni personali:
Forse non ci hai ancora fatto caso, ma capita a tantissime persone di subire quotidianamente il rumore decisionale quando devono interpretare le parole e i comportamenti del proprio partner o di un amico. Pensa ad esempio all’interpretazione di un semplice messaggio su WhatsApp. Il messaggio in sé, magari, è semplicemente neutro, ma le reazioni possono cambiare (e non poco!): se sei di buon umore potresti sorvolare; in caso contrario, potresti percepire la stessa neutralità come un’offesa o una mancanza di attenzione.Rumore e giustizia:
Lo sapevi che i giudici in tribunale tendono a essere considerevolmente più severi nelle loro sentenze se… sono a stomaco vuoto? A fronte degli stessi identici dati e dello stesso identico caso, il giudizio (in tribunale, così come nella vita di tutti i giorni) può variare in modo incredibile a seconda del rumore decisionale che sarà presente. Cambia il rumore, cambia il giudizio.Rumore e autostima:
Ebbene sì, il rumore è in grado di governare silenziosamente anche il livello di stima e di fiducia che riponiamo in noi stessi. Non tanto perché l’autostima in sé sia oggettivamente cambiata, quanto perché la percezione che abbiamo di noi stessi è estremamente manipolabile anche dai fattori meno sospetti: il fatto di avere dormito più o meno bene, la qualità dei feedback ricevuti a lavoro, il traffico trovato per strada, e così via.
Gli esempi potrebbero essere decine (se non addirittura centinaia), ma a questo punto il concetto dovrebbe essere chiaro: potenzialmente, ogni minimo dettaglio ha la capacità di influenzare le nostre scelte.
La formula magica in 3 step per gestire il rumore
Mi piacerebbe dirti che esiste una incredibile formula magica che è in grado di azzerare il rumore dalle tue decisioni e di farti fare sempre la scelta giusta, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà: la nostra mente non funziona così.
Ogni processo decisionale umano è, in quanto tale, profondamente influenzato da variabili irrazionali, sistematiche (bias) o casuali (rumore) che siano.
Ma… c’è un ma.
È vero che non possiamo eliminare del tutto il rumore, ma è anche vero che possiamo fare del nostro meglio per gestire l’impatto che può avere su di noi (o, in alcuni casi, per creare addirittura un rumore utile).
Ecco a te 3 indicazioni che ti suggerisco di seguire, se vuoi portare un po’ di silenzio - e di qualità - nei tuoi processi decisionali:
Più procedure, meno creatività
Fai del tuo meglio per schematizzare i tuoi processi decisionali: segui una checklist, usa una mappa concettuale, rispetta una procedura… Se sei iscritto a Brain Hacking Academy, utilizza gli strumenti di architettura delle scelte che hai già a tua disposizione! Più utilizzi una strategia predefinita, più limiti il rumore.
Procrastina (in modo intelligente)
Rallenta! Più rallenti il processo decisionale, meglio è. Ricorda: nelle decisioni, la fretta è la migliore amica di bias e rumore. Quindi, quando possibile, procrastina quanto basta e dormici su. Nel frattempo, cambierà il contesto e di conseguenza cambierà anche il rumore!
Apri le orecchie… e la mente
Un’altra strategia intelligente da applicare se vuoi gestire il rumore consiste nell’aprirti a nuove prospettive e nuove opinioni. Chiedi, documentati, informati, studia. Insomma, apri le orecchie e ascolta!
Se hai trovato interessante questo approfondimento, allora adorerai il corso sul “Processo decisionale inconscio”. Per scoprire di più su Brain Hacking Academy…
Bibliografia di un Brain Hacker
Vuoi approfondire il tema del rumore nelle decisioni? Ecco a te IL libro per eccellenza sull’argomento. Buona lettura!
Rumore - Un difetto del ragionamento umano (Daniel Kahneman, Olivier Sibony, Cass Sunstein)