Corpo e Mente oppure Corpo è Mente?
Un viaggio alla scoperta della cognizione incarnata e di come il corpo può plasmare (e hackerare) il nostro pensiero
Parlando di pensieri ed emozioni, molti commettono un errore imperdonabile: parlano della nostra testa dimenticandosi del fatto che sia attaccata ad un corpo.
Per certi versi potrebbe sembrare scontato o addirittura banale, ma la realtà è che non lo è affatto: l’errore di trattare mente e corpo a compartimenti stagni è più diffuso di quanto si possa credere. Non solo il cervello è parte del corpo, ma ne è collegato in maniera interdipendente.
Il corpo plasma la mente e la mente plasma il corpo.
Cognizione incarnata: che cos’è?
La cognizione incarnata - embodied cognition - è un approccio alla comprensione della mente umana che considera il corpo come parte integrante del processo cognitivo.
In altre parole, la mente subisce l’influenza del nostro corpo e dell’ambiente circostante. E non può farne a meno.
Tra mente, corpo e contesto
Il nostro pensiero è costantemente modellato dall’interazione tra mente, corpo e contesto: questo significa che le nostre percezioni, così come le nostre azioni, sono manipolate dagli stimoli esterni che il nostro cervello si trova letteralmente costretto a processare.
Perché è esattamente così che stanno le cose: da un punto di vista neuroscientifico, se veniamo esposti a un determinato profumo, non possiamo fare a meno di percepirlo, di farne esperienza e di subirne le conseguenze. Proprio come non possiamo fare a meno di essere influenzati dal nostro stesso abbigliamento (o da quello delle persone che incontriamo), dal contesto fisico in cui ci troviamo oppure dal device che stiamo utilizzando per leggere questa newsletter.
Vale per qualsiasi stimolo proveniente dal mondo che ci circonda: tutto contribuisce attivamente a influenzare e determinare i nostri pensieri, le nostre emozioni e - di conseguenza - i nostri risultati.
Ricorda: non sei solo il tuo cervello
Quindi, la morale qual è?
La morale è che hackerare il proprio cervello e far funzionare meglio la propria mente non è solo una questione di cervello e di mente. Riuscire a potenziare le tue performance mentali significa anche uscire letteralmente dai tuoi pensieri, e abbracciare una visione più ampia della tua persona.
Perché a tutti gli effetti la mente è un fenomeno che va oltre i limiti del nostro cervello: percezioni sensoriali e contesto ambientale sono parte integrante di quel che succede nella nostra mente (o addirittura, come direbbe il filosofo Riccardo Manzotti, parte integrante della nostra coscienza).
Dunque, tienilo bene a mente: non sei solo il tuo cervello.
Sei l’ambiente in cui vivi. Sei i luoghi che visiti. Sei le esperienze che fai. Sei gli abiti che indossi. Sei le parole che ascolti. Sei le persone che incontri. Sei gli stimoli di cui ti circondi.
Ed è per questo che dovremmo tutti renderci cura di quel che c’è fuori, almeno quanto ci prendiamo cura di quel che c’è dentro la nostra testa.
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Convinzioni ed effetto Placebo
Parlando di cognizione incarnata, è doveroso aprire anche una parentesi finale sull’impatto che la mente può avere sul nostro corpo (oltre a quello che il corpo ha sulla mente).
Perché è vero che le percezioni corporee determinano i pensieri, ma è anche vero che i pensieri hanno il potere di cambiare il nostro corpo. E ce lo spiega molto bene l’effetto Placebo.
L’effetto Placebo, infatti, è quella reazione inconscia in grado di modificare fisicamente una nostra percezione o una nostra particolare condizione fisica sulla base delle nostre credenze e delle nostre aspettative.
Attraverso aspettative e convinzioni, quindi, è possibile influenzare la percezione del dolore, il benessere percepito, la percezione del gusto, le prestazioni fisiche e molto altro ancora.
La mente plasma il corpo, proprio come il corpo plasma la mente.
Bibliografia di un Brain Hacker
L’ho citato proprio all’interno di questa newsletter, quindi… chi meglio di lui può essere l’approfondimento di questa puntata di Brain Hacking?
2019 - La mente allargata: perché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa - Riccardo Manzotti