I 5 bias del decision-making
Gli errori più letali da cui tenersi alla larga ogni volta che devi prendere una decisione
La vita è fatta di scelte. Molto scelte.
Alcuni studi affermano che, ogni giorno, arriviamo a compiere in media ben 35.000 decisioni.
Alcune più importanti, altre meno.
Ma quel che è certo è che ogni nostra giornata - e, quindi, la nostra intera esistenza - è profondamente influenzata dalla qualità delle nostre scelte.
Quando sappiamo come progettare al meglio le nostre scelte, sappiamo come progettare al meglio la nostra vita.
Bias cognitivi e architettura delle scelte
Se parliamo di scelte, non possiamo non parlare di bias cognitivi.
Ma facciamo chiarezza: cosa sono i bias cognitivi?
I bias cognitivi sono degli errori sistematici generati da delle scorciatoie di pensiero che ci portano a cadere in una fallacia di ragionamento o di giudizio.
Il motivo? La nostra razionalità limitata.
Infatti, nonostante ci piaccia definirci tanto razionali, buona parte delle nostre scelte è influenzata da distorsioni cognitive e trappole mentali.
Ecco, dunque, alcune delle trappole in assoluto più importanti da conoscere e da tenere a debita distanza, ogni volta che devi prendere una decisione.
1. Bias di ancoraggio
Il bias di ancoraggio è la tendenza a fare un eccessivo affidamento sulla prima informazione ricevuta (chiamata “ancora”), distorcendo così la valutazione delle informazioni successive.
Esempio: durante una negoziazione, la prima offerta fatta influenza notevolmente la percezione di tutte le parti coinvolte e, di conseguenza, anche il seguito della trattativa. Lo stesso vale per un acquisto: il prezzo di partenza influenzerà la percezione del cliente e, quindi, anche il suo comportamento.
La prossima volta che devi prendere una scelta, tieni a mente questo bias e valuta attentamente le prime informazioni che dai e che ricevi, perché determineranno concretamente il risultato del tuo processo decisionale.
2. Effetto Dunning-Kruger
L'effetto Dunning-Kruger è un meccanismo cognitivo dalla duplice valenza: da un lato, ci dice che meno nozioni abbiamo in un determinato ambito, più tenderemo a sopravvalutare le nostre conoscenze; dall’altro lato, più sappiamo, più tenderemo a sottovalutare il nostro livello di conoscenza.
Esempio: Un dipendente alle prime armi e senza alcuna esperienza pregressa in un'azienda potrebbe pensare di sapere già tutto il necessario per avere successo nel lavoro. Al contrario, un dipendente esperto con anni di esperienza alle spalle potrebbe essere più restio a dire la sua in quanto convinto di non essere sufficientemente competente.
Entrambe le facce della medaglia non sono poi così positive: pensare di saperne più di quel che sappiamo può portarci pericolosamente fuori strada, ma è anche vero che - agli estremi opposti - non è sempre così funzionale pensare di non saperne mai abbastanza. L’equilibrio è la chiave per gestire al meglio questo effetto cognitivo.
3. Bias dello status quo
Il bias dello status quo è la tendenza a preferire che le cose rimangano come sono, evitando il cambiamento. Questo bias può portare a decisioni conservative e a evitare l'adozione di nuove idee anche quando quest’ultime sono migliori delle precedenti. Su questo argomento, proprio l’altro giorno ho pubblicato un reel sul mio profilo Instagram: clicca qui per scoprirlo.
Esempio: In un'azienda, potrebbero compiere l’enorme errore di non portare tutti gli enormi benefici di Brain Hacking perché… “abbiamo sempre fatto così” 😉
Quando devi prendere una scelta, ricordati che la tua mente è progettata per favorire lo status quo anche quando lo status quo non è la migliore delle opzioni possibili!
4. Bias della disponibilità
Il bias di disponibilità è la tendenza a giudicare la probabilità di un evento in base alla facilità con cui eventi di quel tipo ci vengono in mente, fattore che può essere influenzato a sua volta dalla frequenza con cui quegli eventi si sono avverati (o da quanto recentemente si siano verificati).
Esempio: Dopo aver letto una notizia su un incidente aereo, una persona potrebbe sovrastimare la probabilità di essere coinvolta in un incidente aereo durante il suo prossimo volo, portandola a preferire un altro mezzo di trasporto.
Non siamo esseri razionali, siamo esseri razionalizzanti: quando devi prendere una decisione, tieni a mente questo bug della tua mente e interrogati su quanto il bias della disponibilità possa influenzare la tua decisione.
5. Fallacia dello Scommettitore
La fallacia dello scommettitore è la convinzione errata che la probabilità di un evento casuale sia influenzata da eventi precedenti, nonostante ogni evento sia indipendente. Questo bias prende il nome di “fallacia dello scommettitore” perché è alla base di molte decisioni errate di chi scommette.
Esempio: Ipotizzando di scommettere sulla base dell’esito di un lancio di una moneta (tra “testa” e “croce”), una persona potrebbe credere che - dopo una serie di lanci che hanno dato "testa" - il prossimo lancio abbia una maggiore probabilità di risultare "croce", quando in realtà la probabilità rimane sempre la stessa: il 50% “testa”, il 50% croce.
La fallacia dello scommettitore non riguarda solo le scommesse: ogni volta che siamo nel nel bel mezzo di un processo decisionale, siamo potenzialmente influenzati da questo meccanismo inconscio errato. Ricordatelo bene, la prossima volta che dovrai prendere una scelta.
Condividi subito questa guida sui 5 bias cognitivi più letali nel decision-making:
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Pensieri lenti e veloci - Daniel Kahneman